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Non c'è libertà senza conoscenza della verità e senza la capacità di interpretare il reale

a- Come si acquisisce la capacità di interpretare criticamente la realtà?
b- Quanto incide l'educazione sull'acquisizione della capacità critica?
c- I percorsi scolastici contribuiscono a formare questa capacità?
d- Vi sono scienze umane o fedi religiose che possono aiutare l'uomo a guardarsi dentro e a scoprire la sua interiorità nella verità?
e - Come mai se la Verità, per definizione, è una sola, ne circolano così tante?

Gv.8,31-32) Gesu allora disse: "Se rimanete fedeli alla mia Parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi." E dopo aver aggiunto che chiunque fa il male è schiavo degli idoli di questo mondo, poichè aveva proclamato una verità scomoda...."raccolsero pietre per scagliarle contro di lui". È importante riflettere sul rapporto libertà-verità nella linea della Veritatis Splendor l'enciclica che ha indicato un orizzonte entro cui tracciare sentieri possibilmente non interrotti. Per esempio, approfondendo il rapporto tra democrazia e verità, tra esigenze etiche e legge civile, tra verità e pluralismo, tra dialogo interreligiosio e invito alla conversione, tra proselitismo e cammino ecumenico. (...) La libertà non è mai stata tanto manipolabile. I grandi strumenti del consenso sociale sono capaci di addomesticarla, ipnotizzarla e guidarla. In primo luogo mediante la tecnologia applicata al controllo della vita sociale e personale (...). La libertà che l'uomo crede di aver conquistato non è mai stata così grande e insieme così fragile. (Card. Carlo Maria Martini - intervento al Terzo Forum del progetto culturale "Mutamenti culturali, fede cristiana, crescita della libertà" Pieve di Cento, 24 Marzo 2000). "La mistificazione culturale che caratterizza la nostra epoca nasce dallo strano connubio tra tecnica selvaggia, ideologia mistificatrice e potere politico violento" (A. Zichichi) Oggi l'informazione è sovente manipolata da chi ha interesse a sostenere le proprie tesi. Chi legge, vede, ascolta, deve diventare capace di criticare saggiamente i messaggi, svelando le vere intenzioni che spesso soggiacciono ad essi. Gli imbonitori si sono fatti astuti: puntano a sollecitare la concupiscenza, a inventare i bisogni, a far passare per bene ciò che è loro opportuno, a nascondere la verità che porterebbe discredito alla loro immagine, a mascherare la sete di potere con il buonismo per convincere che sono a disposizione allo scopo di servire il bene comune; si strumentalizzano persone per conseguire posti di comando; si tenta in ogni modo di distrarre la gente dall'occuparsi dei problemi veri; mentire, mancare di lealtà e di chiarezza è ormai uso comune di molti che si occupano di comunicazione, perchè sovente assoldati da questa o quella ideologia. Non viene rispettato neanche il diritto all'educazione dei bambini: infatti diseducano molte letture, programmi televisivi, cartoni animati, figurine, giocattoli, video-clip, ecc. che puntano al mercato, a stupire, a stordire, e tolgono purezza, creatività, fantasia, sentimento, interesse per il sapere a questi piccoli affinché, una volta cresciuti, siano incapaci di turbare gli equilibri che convengono ai potenti.


Libertà personale e sociale in campo etico

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