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Libertà personale e sociale in campo etico

Clicca sul capitolo che ti interessa leggere: L’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e il Servizio nazionale per il progetto culturale, riferendosi allo strumento di lavoro del seminario di studio di Chianciano (24-26 giugno 99), hanno esplicitato l’urgenza di individuare nuove figure di operatori pastorali nell’ambito della cultura e della comunicazione, che sappiano affiancare le figure del catechista, dell’animatore sia liturgico sia della carità. S.E. Mons. Antonelli nel suo intervento ha detto: "Dio è comunicazione eterna" "La Parola si è fatta carne in Gesù".
Comunicare, aggiungiamo noi, è un bisogno che l’amore domanda perché vi sia relazione interpersonale, fino ad arrivare alla "comunione", anche empiricamente verificabile, nell’accoglienza dell’unico annuncio della fede (rif.1 Gv.1,1-4).
Nell’ottica "dell’ecclesiologia comunicativa" e in comunione con i referenti diocesani per il progetto culturale, intendiamo tentare di interloquire con la cultura dominante contemporanea improntata al relativismo, mediante la cultura "diffusa" cristianamente ispirata, usando gli attuali mezzi di comunicazione sociale e le modalità sostanzialmente nuove con cui essa si propone.
Nel Vangelo di Marco 12,13-17 Gesù distingue nettamente tra le realtà umane e, senza metterle in conflitto, invita ad attribuire a ciascuna la giusta dimensione.
E Dio, per i cristiani, va messo al primo posto.
Quando non è possibile obbedire contemporaneamente alle istituzioni umane e a Dio "bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini" (Atti 4, 19). E’ opportuno dunque, interrogarci sul rapporto tra la Chiesa e la società civile.
Il Cardinale Carlo Maria Martini, nel corso del convegno di studio organizzato dalla facoltà teologica dell’Italia settentrionale a Milano il 22-23 marzo 2000, ha espresso il parere secondo cui "il progetto culturale ha implicazioni pastorali" e ha raccomandato ai partecipanti di stare dentro al nostro tempo con amore, senza indebolire la nostra identità, aggiungendo che "il fermento evangelico non teme il contatto con la modernità".
E’ importante tenere presenti le necessità attuali dell’umanità e della Chiesa e insieme il futuro delle giovani generazioni e non esimersi dalla testimonianza personale che sola rende percepibile la fecondità della fede capace di salvare tutto l’uomo.
Oggi la nostra cultura occidentale ha smarrito ogni fascino a causa della pessima testimonianza che danno molti cristiani. La cultura cristiana stessa sembra aver perso ogni sapore, mentre dovremmo con legittimo orgoglio, poter affermare che la nostra è una cultura che ha il gusto preciso e buono del Vangelo.
Occorre quindi che torniamo alla verità del Vangelo cercando di superare la frammentazione tra cristiani, senza lasciarci trascinare da dispute superficiali di tipo terminologico.
Ad esempio, se il Vangelo ci parla di Marta e Maria, crediamo che ciò possa significare che non debba esservi scissione tra solidarietà e fede, carità sociale e carità culturale, responsabilità e libertà, razionalità e discernimento, giustizia e misericordia, ecc.
La carità è il comandamento nuovo dato da Gesù e comprende tutta la realtà, nulla escluso, e il cristiano dovrebbe guardare secondo carità ogni cosa: carità intesa come solidarietà sociale ma anche come impegno nei confronti dell’educazione e della cultura. Infatti "la povertà ha diversi significati. Il più immediato è la mancanza di mezzi materiali sufficienti per vivere, che umilia l’uomo [...] Esiste anche un’altra povertà, altrettanto grave: essa consiste nella mancanza di un alimento spirituale, di una risposta alle domande essenziali, di una speranza per la propria esistenza [...] Da sempre la Chiesa combatte tutte le forma di povertà e si preoccupa che ogni uomo possa vivere la sua dignità di figlio di Dio [...]" (Giovanni Paolo II).
"Nulla è tanto devastante nella cultura contemporanea quanto la diffusa convinzione che la possibilità di raggiungere la verità sia un’illusione della metafisica tradizionale. E’ allora più che mai necessaria un’azione a vantaggio della cultura, che potrebbe essere chiamata opera di carità intellettuale [...]" (Giovanni Paolo II - Messaggio all’Università cattolica del Sacro Cuore 5/5/2000). A questo proposito il Santo Padre aggiunge che ogni tipo di solidarietà (compresa la carità intellettuale) si apprende per "contatto", più che per "nozioni" e che va calata nella sfera dell’essere prima che in quella dell’agire.
La "Dottrina sociale della Chiesa", costituita insieme da sostanza immutabile e rivestimento mutabile, dovrebbe essere guida del vivere civile dei cristiani in vista del bene comune.

Il nostro metodo di approccio alla materia
  • Il riferimento alla parola di Dio
    Intendiamo affrontare le nostre riflessioni a partire dalla "Parola" e dal rapporto intenso con il Signore Gesù. Con Cristo la morale nasce dal cuore (Mt.5) e non da precetti o da leggi. Non sempre l’etica personale coincide con le leggi dello Stato che fissano il codice del comportamento umano. Ci rendiamo conto che in questo momento storico la società italiana non ha un pensiero univoco in materia di etica personale e di etica pubblica. In quanto cristiani che godono della libertà di figli di Dio e rifiutano ogni forma di manipolazione e di costrizione, tentiamo un dibattito sulle riflessioni cui siamo pervenuti. Auspichiamo esso si svolga soprattutto attraverso le esperienze di fede e di vita ecclesiale, l’esperienza nel volontariato sociale e quella della nostra storia personale di sposi, genitori, insegnanti, professionisti o specialisti nei vari campi del vivere, in eterna lotta tra il bene e il male. Vorremmo, insieme a tutti i cristiani che comprendono il delicato momento di passaggio che stiamo attraversando, impegnarci perché non si perda la memoria delle radici cristiane di cui noi occidentali siamo eredi, nel dialogo costruttivo con le altre culture, nel pieno rispetto delle diversità, convinti che tutti gli uomini progrediscono nella misura in cui sanno confrontare civilmente i loro modelli di vita. L’acculturazione è un fenomeno di interscambio tra culture diverse, essa tuttavia non deve scivolare nel sincretismo religioso. A seguito di questo dialogo, sarà poi forse possibile che per alcuni il Vangelo possa diventare significativo e che vi si accostino per sceglierlo liberamente. E’ necessario che i contenuti del Vangelo passino attraverso una opportuna formulazione adatta a chi lo accoglie, per diventare intelligibile. Ciò contribuirà a migliorare la pastorale e aiuterà il popolo di Dio a diventare più capace di rendere ragione della propria fede.
  • 2 La qualità.
    Presentare i contenuti cristiani, soprattutto a partire dalla testimonianza sincera.
  • 3 La cooperazione.
    Tentare di costruire una visione di senso sui temi emergenti, che possano contribuire all’armonizzazione dei saperi per mezzo di un dibattito incrociato con coloro che vorranno interloquire con noi, verso un orizzonte sapienziale fondato sull'esperienza illuminata dal Vangelo. (Chi volesse partecipare con noi alla elaborazione di questa pubblicazione, potrà farlo cliccando su "Clicca per il dialogo": saranno ben accetti contributi personali, considerazioni, suggerimenti, critiche alla trattazione abbozzata dei capitoli elencati, ampliamenti sul tema, ecc.)
  • 4 L’attenzione ai giovani.
    Questo soprattutto per contribuire al rinnovamento delle idee.


Campi per la ricerca
I grandi temi di etica di cui facciamo elenco non vogliono essere un inventario di contenuti da sviluppare. Ciò ci farebbe correre il rischio della paralisi (= eccessivo timore a mettere on-line un lavoro solo abbozzato e privo di sufficienti approfondimenti). Perciò abbiamo deciso di pubblicare questo materiale anche se non definitivo, che consenta l'apertura di un dibattito con altri cristiani, fondato sulle Sacre Scritture e sui documenti della Chiesa, nella speranza che, passo dopo passo, lo sviluppo possa diventare frutto di una storia di esperienze di fede.

Bibliografia generale

LE FONTI
SACRA SCRITTURA:
La Bibbia di Gerusalemme

DOTTRINA DELLA CHIESA:

Documenti del Concilio Vaticano II Catechismo Universale - Catechismo degli adulti (CEI)

LETTERE ENCICLICHE:
Veritatis splendor - Papa Giovanni Paolo II
Fides et ratio - Papa Giovanni Paolo II

LEGISLAZIONI-DICHIARAZIONI:

Legislazione sui diritti dell’uomo (ONU) Dichiarazione per un’etica mondiale - Parlamento delle religioni mondiali -Queriniana

DOCUMENTI DEL MAGISTERO:

DOCUMENTI DELLE CHIESE LOCALI:
Convegno ecclesiale di Palermo 1995 - EDB

LETTERE PASTORALI:
Quale bellezza salverà il mondo? - Card.C.M.Martini

DOCUMENTI VATICANI:
Per una pastorale della cultura - Pontificio consiglio della cultura Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato - Commiss. Teol. Internaz. - EDB

DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA:

LA STORIA:

LE IDEE:

I DIZIONARI:
Dizionario di Bioetica - S.Leone e S.Privitera - EDB/ISB Manuale di etica teologica - M. Vidal - Cittadella Editore Vocabolario della globalizzazione - J.Browning e S.Reiss - Allegato rivista Liberal

ALTRI TESTI:
Valori, norme e fede cristiana - R.Ginters - Marietti Morale individuale - G.B.Guzzetti - NED Milano Morale generale - G.B.Guzzetti - NED Milano Fede, libertà, intelligenza - Forum CEI - Piemme Per una libertà responsabile - Alici, Botturi, Mancini - Ed. Messaggero Fede cristiana e agire sociale - E.Combi e E.Monti - Centro Ambrosiano L’Europa: sfida e problemi per i cattolici - Forum CEI - EDB Per ritessere la società civile - AA.VV. - ED. Paoline Il cammino della libertà - Società Libera Ricominciare nell’anima, nella Chiesa, nel mondo - E.Bianchi - Marietti Giubileo di giustizia - A.Sella - Monti Paolo, comunicatore. Tra interculturalità e globalizzazione - G.Biguzzi - Ed. Paoline Dio e la scienza - J.Guitton - Bompiani Perché io credo in colui che ha fatto il mondo - A.Zichichi - Saggiatore Il radicalismo cristiano - E.Bianchi - Gribaudi

SCRITTORI DI DIO:

RIVISTE E PERIODICI:

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