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Il rischio della frammentazione dell’agire morale dell’individuo

a - Rispetto ai diritti umani è giusto che il singolo individuo decida di essere "norma a se stesso"?

b - L'informazione propostaci dai mass media è completa o limitata? Imparziale o di parte? Chi ci informa è disinteressato o difende interessi? Quale soluzione può esservi al problema?

c - Di fronte a un tipo di informazione contraddittoria, perciò negativa per le persone, in particolare per quelle che sono in età evolutiva e che nelle scelte morali sono ancora incerte,come comportarsi senza dover ricorrere alla "censura"?

d -Tra uno Stato che non deve essere "padrone"e una iniziativa privata mal regolamentata, come trovare il giusto rapporto tra pubblico e privato? Come conseguire un maggiore coinvolgimento e una più sentita corresponsabilità dei cittadini nella gestione del bene comune?

Il pensiero moderno oggi deve fare i conti con una libertà che si colloca in qualche modo "al di là del bene e del male". La libertà tende a trasformarsi in una scala delle preferenze soggettive, dipendente in ultima analisi, da un criterio di gratificazione interna e da assenza di impedimenti esterni dando spazio a "un'etica minore", che privilegia i temi della felicità e del benessere, dell'autenticità e della bellezza, della pietas e dell'empatia a scapito di evidenze valoriali originarie.


Libertà personale e sociale in campo etico

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