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Circolarità tra: - coscienza - verità - libertà

a- La coscienza individuale è capace da sola di condurre alla verità?

b- Una persona, per essere veramente libera, deve arrivare a conoscere la verità?

Per noi cristiani la verità è Cristo stesso, come da Lui affermato (Gv. 8,31-32; 14,6): fare esperienza della verità è quindi stare con Cristo, e questa è la vita spirituale. Non c'è autentica libertà se non in stretto rapporto con la verità: ossia la libertà è realmente tale solo se nella verità trova fondamento, se rispetta la verità e se ad essa è comunque soggetta. Ossia la verità è guida della libertà e non viceversa; se invece la libertà viene assolutizzata come valore supremo, anche superiore alla verità, facilmente scaturisce l'ideologia, in una delle sue diverse manifestazioni. Condizione per un corretto esercizio della libertà (ossia secondo verità e non in senso ideologico) è una coscienza personale rettamente informata e coerente al Vangelo. La relazione autentica con il Signore, che è incontro ed esperienza della verità, nasce e cresce per mezzo della Grazia (lo Spirito Santo maestro interiore) e della preghiera.

Inno di Pentecoste (di s. Nerses il Grazioso) 1102-1173
(...) Signore degli esseri incorporei del cielo
e di quelli sensibili di quaggiù,
tu che trai profeti dai pastori
e apostoli dai pescatori,
evangelizzatori dai pubblicani
e predicatori dai persecutori:
concedi anche a noi nella tua misericordia
di bere al tuo calice di sapienza

Comprendiamo tuttavia che la verità è concetto difficile da oggettivare in quanto ogni cultura ne ha una visione diversa; così come ogni disciplina del sapere utilizza questo termine con il significato che le è conforme. Pertanto, è necessario un continuo dialogo, alla ricerca di valori comuni che fondino la verità tenendo conto dell'unità e del bene della persona umana e della comunità umana nel suo complesso anche in proiezione del suo futuro.


Libertà personale e sociale in campo etico

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