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a- La cultura cattolica contiene i presupposti e può dimostrare di produrre effetti favorevoli per la persona e la società?

b- La visione cristiana dell'uomo è piu' snaturata dal crescente relativismo morale o dall'influenza sempre maggiore che hanno le diverse religioni non cristiane nel mondo occidentale?

c- Quali dovrebbero essere gli atteggiamenti che le comunità cristiane dovrebbero saper esprimere?

d-La testimonianza è senz'altro più efficace della predicazione:quali dovrebbero essere le caratteristiche del testimone di Cristo?

e- È utopia lo sperare che la cultura cristiana possa diventare patrimonio dell'intera umanità?

f- I cristiani sono ancora convinti portatori di speranza?

Occorre che la cultura cattolica acquisti visibilità. - ...Dobbiamo diventare capaci di annunciare il Vangelo con la Parola e con la vita per condividere con tutti il vero e il bene, la luce della bellezza divina. Essere con Gesù una comunità che nella storia esprime l'imitazione di Cristo in gesti, opere, parole, sentimenti che appaiono come novità nella misura in cui sono fedeli alla regola fondamentale della sequela di Gesù e perciò vive dentro di sè la Sua mansuetudine, la Sua povertà, la Sua pazienza, il Suo coraggio, la Sua fiducia nel Padre. Tale cultura deve poter dimostrare di produrre effetti oggettivamente favorevoli per la persona e la società. Quando la Chiesa attua in pieno la sua identità, si offre come "icona" vivente dell'amore Trinitario, annuncia al mondo la bellezza che salva - (da Lett. Pastor.1999-2000 Card.Arc.Carlo Maria Martini e altri suoi scritti). I fatti parlano più forte delle parole. Confermato nell'amore, il cristiano attirerà su di sè lo sguardo benevolo di chi crede non alle parole, ma ai testimoni. Soltanto a queste condizioni la diffusione della cultura cristiana sarà agevolata e diventare forse patrimonio dell'intera umanità.

Libertà personale e sociale in campo etico