Cerca nel sito:
Ricerca di un codice interpretativo comune alle diverse culture, rispetto all’idea di uomo e di umanità

a- Come punto di partenza, può essere accettato da tutti il "diritto naturale" quale primo codice interpretativo?

b- Nella società di oggi, il dialogo tra le generazioni ha ancora senso?È corretto o è utile?

c- Il contatto tra popoli di culture diverse può contribuire a migliorare l'umanità? Come?

d- Quali aspetti negativi o positivi sono facilmente rilevabili nella cultura occidentale?

e- Quali aspetti negativi o positivi sono facilmente rilevabili nella cultura orientale?

f- Di quali consapevolezze hanno bisogno i popoli del terzo mondo soprattutto rispetto al valore della persona umana e al ruolo storico che essa è chiamata a svolgere?

Questo codice dovrebbe essere comunemente ricercato nella direzione dei valori che accreditano l'uomo rispetto alle altre forme di vita. La speculazione filosofica può dare il suo contributo, così come la scienza e la teologia. Tuttavia ciò non è attuabile quando le conoscenze dei vari saperi non sono paritarie. Vale a dire che le culture di cui sono portatori gli uomini di popoli sottosviluppati, non sono in grado di porsi a confronto con quelle di uomini che vivono in contesti sociali dove lo studio e gli approfondimenti sono facilitati. Una cultura libera dovrebbe consentire ad ogni popolo, la ricerca della verità senza la minaccia di essere integrata e dissolta prima di approdare a determinate convinzioni liberamente. L'unico limite di popoli di culture diverse che vivono sullo stesso territorio, sono il rispetto delle leggi civili vigenti nel paese, ma che possono venire modificate democraticamente con il voto. Comunque la comune appartenenza al genere umano, rivela il primo codice interpretativo comune alle diverse culture, ossia il nucleo di caratteri, diritti e doveri insiti nella natura umana. Il "diritto naturale" degli uomini costituisce il punto di partenza per il dialogo costruttivo ed edificante tra differenti culture. In uno stesso paese vi sono forme culturali differenti anche per motivi generazionali. Anche in questo caso è necessario uno sforzo intergenerazionale per migliorare la convivenza. "Gioventù e vecchiaia non sono che gradini verso l'eternità" (Helder Câmara) Si provi ad immaginare ciò che potrebbe succedere se gli anziani smettessero di fare ciò che fanno per le famiglie dei loro figli, nipoti e per la collettività. Senza il loro apporto la società rischierebbe addirittura di fermarsi e soprattutto di imbarbarirsi. Occorre invece valorizzare l’anziano come risorsa per trasmettere valori, memoria, esperienze e contributi costruttivi.


Libertà personale e sociale in campo etico

StampaHome