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L’esistenza umana necessita di condizioni concrete che consentano ad ogni uomo di diventare consapevole della sua dimensione etica e responsabile di essa in ogni situazione della vita

a) Quali sistemi socio-politici sono di impedimento alla libertà di pensiero?

b) Che cosa può fare il singolo individuo per liberarsi dalle influenze esplicite o implicite di mezzi e metodi oggi usati per fare e produrre cultura? In che misura le doti intellettuali naturali, lo studio, la ricerca, possono aiutare gli uomini ad acquisire la capacità di interpretare la realtà senza ingannarsi e senza essere ingannati?

Continuiamo a considerarci civili, pur sapendo che ogni anno sono condannati a morte milioni di innocenti per fame. Giovanni Paolo II dice che la crisi del nostro tempo non é di bombe ma di cultura. La cultura dominante ha seminato ideologie fratricide. Ha incitato alla vendetta, all'odio, alla distruzione del "nemico". Queste ideologie "liberatrici" hanno prodotto tragedie e ingiustizie ben peggiori di quelle che si volevano combattere. (A.Zichichi) Dalla Gaudium et Spes: "Dio ha destinato la terra e tutto quello che essa contiene all'uso di tutti gli uomini e popoli e pertanto i beni creati debbono, secondo un equo criterio, essere partecipati a tutti, essendo guida alla giustizia e assecondando la carità. (...) si deve sempre ottemperare a questa destinzaione universale dei beni (...) a tutti gli uomini spetta il diritto di avere una parte di beni sufficienti a se e alla propria famiglia. (...) singoli e autorità pubbliche mettano a disposizione e impieghino utilmente i propri beni, ciascuno secondo le proprie risorse, specialmente fornendo ai singoli e ai popoli i mezzi con cui essi possano provvedere a se stessi e svilupparsi." La nostra capacità produttiva è tale che potrebbe consentire una vita dignitosa a tanti miliardi di abitanti in più dei circa sei miliardi che siamo. Invece abbiamo le sacche geografiche del sottosviluppo dove i diritti umani sono calpestati, dove si vive senza il necessario per nutrirsi e curarsi; dove mancano le case e si vive in promiscuità, magari senz'acqua e senza servizi igienici; dove le condizioni socio-ambientali non consentono istruzione e formazione e non vi sono sufficienti scambi, commerci. Qui non è retorico parlare di umiliazione dell'uomo. È sufficiente che vi siano organismi che raccolgono fondi? È sufficiente che vi siano team di medici senza frontiere che cercano di curare le piaghe di queste persone? È sufficiente che dei missionari si prodighino per le emergenze? "Caino, dov'è tuo fratello?" (Gn. 4,9) - Chiede il Padre nostro- . E non solo a me e a te, cristiani chiamati all'attenzione totale ai fratelli, disposti ad offrire loro tutto ciò che continuamente invochiamo: amore, comprensione, conforto; ma soprattutto a chi opera per le grandi multinazionali che governano l'economia del mondo alimentando anche l'industria bellica. Nonostante queste ombre lunghe e scure per le nostre coscienze, noi indifferentemente passiamo dall'interesse superficiale verso queste situazioni di disagio di altri fratelli che vivono sulla terra, fino ad interessarci con la stessa attenzione a sfilate di moda che esibiscono il superfluo o a mega-concerti che negli stadi e nelle piazze sono diventate "come" le nuove cattedrali della gente. Da qui la necessità di un governo democratico sovranazionale che regoli il flusso dei capitali, solleciti i diversi paesi (soprattutto quelli più ricchi) ad offrire risorse ai paesi poveri insieme alla ratifica di leggi eque, rispettose dell'ambiente, dei popoli e delle loro identità, che contribuiscano alla coesistenza pacifica ed evitino conflitti, violenze, guerre. Tra i sistemi di governo fin qui sperimentati nella storia, il sistema democratico è indubbiamente il più apprezzabile in quanto consente concretamente le condizioni della sovranità popolare e della sua rappresentatività. Infatti i cittadini, quando posseggono maturità e responsabilità civile, hanno la possibilità di eleggere e controllare i propri governanti e di sostituirli in modo pacifico qualora risultasse loro opportuno. Tuttavia anche in democrazia sono possibili delle devianze. "Una democrazia senza valori, si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia." (CA 46) Per questo P.T: afferma che il fondamento stabile di una possibile comunità dei popoli dovrebbe avere alla base il principio dell’assoluta dignità della persona umana definita nei suoi diritti "universali, inviolabili, inalienabili" (P.T. 3). La P.T. 4/a11 esplicita quali diritti sono da ritenersi irrinunciabili:
  • partecipazione ai valori culturali e morali dell’umanità
  • libertà religiosa
  • libera scelta del proprio stato di vita
  • libera iniziativa nel campo economico e nel lavoro
  • libertà di riunirsi e associarsi
  • libertà di residenza e movimento
  • libertà di partecipazione attiva alla vita politica
Altri valori fondamentali per la convivenza sono da ritenersi la verità, la giustizia, l’amore e la libertà. La GS 82 propone la costituzione di un’autorità pubblica universale che garantisca il rispetto di questi diritti. Da "In Russia l’ultima missione di Wojtyla" (Di Paolo Francia) Il Papa polacco identificò nei sistemi comunisti l’impero del male come causa di tante tragedie (…). Giovanni Paolo II ha parlato di "fallimento storico" del comunismo, definito "tragedia del nostro secolo". Quei Paesi, come Lui disse a Vilnius, avevano sentito il peso di una ferrea dittatura che "in nome della giustizia e dell’uguaglianza avevano violato la libertà e la dignità degli individui". In Wojtyla è stata sempre ferma la convinzione che le ragioni di tutto ciò stavano "nell’ateismo militante a cui il Marxismo si ispirava, un ateismo offensivo dell’uomo". Da cui discendevano i molteplici "errori" del comunismo: la concezione materialista della storia, la visione aspramente conflittuale della società, il ruolo messianico attribuito al partito unico, padrone dello Stato. Di fatto il sistema comunista, nato con la presunzione di liberare l’uomo, aveva finito per renderlo schiavo.

(Il Giorno, 14 Maggio 2000)


Libertà personale e sociale in campo etico

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